Lazio / RM / Roma
A dir la verità, le mostre di animali non mi sono mai piaciute. Sarà perché vengono usati come oggetto di conquista e tenuti in gabbie dove possono a malapena muoversi. Vi starete chiedendo: "e che ci sei andato a fare?". La risposta è subito detta. Con la mia agenzia di comunicazione stiamo portando avanti una start-up innovativa su questo mondo, motivo per cui abbiamo partecipato a questa manifestazione.
Partenza alle 5 di mattina, con una nebbia che in Padania se la sognano, da dove sia uscita non si sa. Il viaggio scorre tranquillo, arrivo alla Fiera di Roma alle 10. Parcheggio custodito a pagamento e via a prendere il biglietto.
In contemporanea col Mediterranean Winner Show ci sono altre 2 fiere in altrettanti padiglioni. Le entrate sono tutte sopra elevate e appena entro nel padiglione 3 si può ammirare tutto lo spazio espositivo. Bella pensata dell'organizzazione.
Scendiamo da un'unica scala mobile e cominciamo il nostro giro. Gatti in gabbie ovunque. Recinti di gabbie con tutte le possibili razze feline, provenienti da allevamenti sia italiani che stranieri. Mi si spezza il cuore, anche se la maggior parte sta beatamente dormendo, e non ci calcola proprio. Ovviamente le posizioni dei gatti nel dormire sono le più assurde, per non parlare dei posti...se fossi io, al risveglio, avrei tutte le ossa rotte o accatastate una sopra l'altra in modo disordinato.
Persiani, Maine Coon, Blu di Russia, Sacri di Birmania, Sphynx, Certosini e tante altre razze che non sto qui ad elencare.
Giusto per curiosità ci spostiamo verso il palco dove si stanno svolgendo le gare di bellezza, con giudici dai capelli più in ordine dei peli dei gatti stessi. Verderli presi in maniera assurda, girati e rigirati come se stessero analizzando chissà quale cosa fantascientifica. Non duriamo neanche 10 minuti nel vedere quel teatrino. Sarà pure che si vincono medaglie e punteggi internazionali, ma rimarrò sempre contrario a questo genere di cose.
Dopo aver razziato bigliettini da visita a destra e a manca, ci facciamo un giro per gli stand dei negozi per animali, dove la mia collaboratrice non perde occasione per comprare dei regali per il suo gatto (rimasto a casa perché non si potevano portare animali domestici in fiera).
L'unica cosa positiva della fiera è stata quella di esser entrato un po' più nello specifico in questo mondo. Cioè aver capito cosa sia un'erba gatta e aver dato un muso a razze che sino ad ora avevo solo sentito nominare. Aver visto oggettistica e accessori stranissimi, ma da quanto ho capito hanno il loro bel mercato.
Foto con la reflex è stato complicato farle ai gatti, in quanto chiusi in gabbia, quindi mi sono adattato a farle col mio LG G4.
Una breve pausa dopo 3 ore di camminata in giro per gli stand. Pausa che ci fa organizzare quell'altro po' di tempo che ci rimane. Ultimo giro, utlimi acquisti e facciamo ritorno verso la macchina.
Lo zaino a spalla è diventato un macigno dopo averci messo tutti i contatti presi, ma questo non è che una cosa buona in vista dell'imminente lancio della nostra start-up.
Il caldo è impressionante, e così ci viene la bella idea di andare al mare. Il Lido di Ostia è a pochi minuti, quindi una bella passeggiata ci sta.
Arriviamo e cominciamo a percorrere il lungomare sino al pontile, dove con mio stupore vedo la gente...FARSI IL BAGNO. Qui qualcosa non va, o il mio orologio va indietro o questi son pazzi. È il 3 aprile e a Ostia ci sono 25° e una leggerissima brezza a spezzare il caldo del sole che picchia. Meno male che avevo la mezza manica sotto la felpa aziendale!
Dopo aver sentito "Nel blu dipinto di blu" da un musicista di strada, ho pensato che la mia Puglia la trovo ovunque...che bella cosa!
Si mangia e si parla dei risultati della fiera e delle strategie imminenti. Ma alla fine arriva l'ora di tornarsene nella propria terra natia. Ho potuto notare però che Ostia presenta molto più di ciò che normalmente si pensa, quindi direi che presto vedrete un articolo sulle bellezze di questa città marittima alle porte di Roma.
In conclusione: contatti per la fiera e prima abbronzatura del 2016 presa, con largo anticipo, ma va bene comunque.
Al prossimo articolo...e ricordatevi: ALWAYS ON THE ROAD.